sabato 3 dicembre 2011

S.C. CONSIGLIA...Come fotografare i fiori....

Molto spesso i fiori sono i protagonisti delle nostre fotografie, si cerca di coglierne i dettagli e di riprodurne gli spettacolari colori. Ecco qualche suggerimento per coronare con successo i nostri esperimenti
I colori possono trovarsi sotto casa: bastano un giardino, un'aiuola oppure un vaso, per ospitare coloratissimi fiori. Anche le più semplici macchine compatte possono scattare a distanze molto ravvicinate; la maggioranza delle fotocamere incorporano anche una funzione macrofotografica, che permette di gestire l'obiettivo per ottenere risultati eccellenti anche quando il soggetto si trova a pochi centimetri dall'obiettivo. Le occasioni per fotografare sono alla portata di tutti e realizzare un piccolo e coloratissimo reportage naturalistico non è difficile. 

 Il giardino è un mondo affascinante, ma per ottenere buoni risultati occorrono alcuni accorgimenti e qualche piccola astuzia. In primo luogo è indispensabile rispettare la regola base dei fotografi: il soggetto deve riempire il mirino. Non ha senso stupirsi per una splendida macchia di fiori e poi inquadrare l'intera radura, scattando nella speranza che l'emozione della botta di colore' sia conservata in fotografia, è certo che si rimarrà delusi dal risultato. I fiori appariranno troppo piccoli e lontani nell'immagine, l'osservazione diretta ci avrà infatti portato a concentrare l'attenzione su di essi in modo istintivo, con una capacità di selezione che la macchina fotografica non ha. Ecco il punto chiave. La prima regola è quella di sapersi avvicinare, di obbligare l'attenzione a fissarsi sul soggetto. è proprio per questo motivo che qualche appassionato, specialista della fotografia di fiori, raccomanda l'uso di focali lunghe. Se sulla reflex si monterà un teleobiettivo, o se si imposterà lo zoom della compatta su una focale lunga, la conseguenza immediata sarà quella di ottenere una compressione dei piani, un'impaginazione più stretta e dunque meglio delimitata del soggetto. Un altro accorgimento: se il teleobiettivo viene adoperato a diaframmi piuttosto aperti lo sfondo risulterà sfocato e quindi il primo piano si staglia con maggiore evidenza. In fotografia esiste poi un'altra regola base: se si rinuncia a impiegare un teleobbiettivo e si punta piuttosto su di una focale corta, cioè se si adopera un obiettivo grandangolare, si ha l'interessante possibilità di abbracciare anche l'ambiente intorno al fiore. Un'altra particolarità interessantissima anche se spesso sottovalutata: fotografando con fotocamere compatte, che montano sensori di dimensioni piuttosto piccole (inferiori al classico formato 24x36mm, cioè al full-frame di poche professionali), si beneficerà di una profondità di campo nitido particolarmente estesa. L'ambiente, lo sfondo, apparirà infatti sufficientemente leggibile da consentire all'osservatore di capire dove sia cresciuto il fiore fotografato; è una condizione che può essere di limitato interesse se l'attenzione del fotografo è rivolta al vaso sul davanzale di casa, ma che può invece essere decisiva se si vuole far capire che la pianticella è cresciuta in un giardino botanico oppure è ambientata in uno splendido paesaggio. Questa condizione è a volte ricorrente quando si eseguono riprese di flora spontanea, ad esempio nel corso di un'escursione in montagna. Adoperare il grandangolare e ricorrere a diaframmi molto chiusi permette di scattare fotografie a brevissima distanza dal soggetto, a volte quasi toccandolo con la lente frontale, con risultati spesso sorprendenti, che vanno al di là della stessa idea di uno scatto da vicino': sono fotografie che portano l'osservatore a sentirsi, letteralmente, dentro la scena. 

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